Dalla culla alla tomba siamo accompagnati dalla pubblicità che non smette mai di ossessionarci, pensiamo a quei bellissimi film interrotti bruscamente da 5 minuti, dico 5! di interminabili spot, la magior parte dei quali sono pure brutti. Questo perchè la maggior parte delle aziende preferisce posizionarsi su un canale sicuro, la televisione, che però fatica a creare una "brand awareness" nello spettatore e finisce per cambiare istantaneamente canale.
Ormai il termine pubblicità ha acquisito un significato quasi dispregiativo da parte degli spettatori che se potessero la eliminerebbero.
Vogliamo poi parlare di quegli enormi manifesti che deturpano le nostre città?
Questo dimostra palesemente che i tradizionali canali di comunicazione sono ormai in decadenza, soppiantati da nuove forme di pubblicità molto più coinvolgenti che emozionano e stupiscono il "pubblico". Una di queste è sicuramente il guerrilla marketing, un modello di pubblicità non convenzionale che ha come obiettivo quello di stupire gli osservatori attraverso immagini surreali che si ricollegano al prodotto o al servizio pubblicizzato. La cosa più attraente di questo nuovo tipo di comunicazione sta nel fatto che l'ambiente esterno è sfruttato come "scenografia" e i passanti entrano nella pubblicità rendendola ancora più viva e interattiva.
Ormai siamo nel XXI secolo già da un pezzo e dobbiamo cominciare a cambiare modi di comunicare i prodotti e disancorarci dai tradizionali strumenti che erano in voga nel millennio scorso.
Stare su facebook, google e youtube è mediamente la seconda attività della giornata dopo il dormire. Ha sostituito quello che un tempo fu il ruolo della televisione. Le enormi potenzialità di questi strumenti finora sono state sfruttate esclusivamente dai suoi creatori e dalle grandi aziende, ma entro pochi anni anche le persone "normali" con le loro piccole attività potranno accingere a questa fonte inesauribile di relazioni
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